CD ISOhybrid ora in produzione

Lun, 10/01/2011 - 16:54

CD ISOhybrid ora in produzione

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Nuove funzionalità per i CD Debian

Nel progetto Debian (NdT) abbiamo avuto un bug/desiderata (#551951) sui cd di installazione aperto per diverso tempo. Questo richiedeva la crezione di immagini CD "isohybrid" per le architetture i386 e amd64.

La cosa che li rende speciali rispetto ai normali CD formattati col filesystem ISO9660 è che essi ne contengono un'altra che appare come partizione DOS valida. In questo modo, semplicemente copiando in modo raw il contenuto di queste immagini su una normale penna USB, un generico pc con BIOS sarà in grado di eseguirne il boot. Appare chiaro come questa sia una bella comodità per coloro che volessero usare le loro penne USB per eseguire il processo di installazione senza dover seguire lunghe e complesse istruzioni.

Il supporto a questa funzionalità è stato aggiunto in syslinux/isolinux un bel po' di tempo fa (grazie a H Peter Anvin e gli altri sviluppatori di syslinux), ma l'effettiva disponibilità di questa funzionalità dipendeva dal post-processing delle immagini di installazione con il programma isohybrid. A causa del particolare metodo con cui prepariamo le nostre immagini CD o DVD, che ci serve anche a preparare le immagini jigdo, queste procedure non funzionavano con il nostro approccio: i file jigdo non combaciavano con quelli ISO. Uff...! Recentemente abbiamo ricevuto nuovi aiuti nelle persone di Thomas Schmitt (autore di xorriso) e George Danchev, il mantainer del pacchetto in Debian. Le versioni recenti di xorriso supportano la creazione di immagini isohybrid in maniera nativa, il che torna veramente comodo. Assieme abbiamo lavorato in questi ultimi mesi nel porting del mio veccio codice JTE (responsabile della creazione delle nostre immagini jigdo) da cdrkit a xorriso, e dopo lunghe procedure di testing e debug siamo finalmente pronti per la messa in produzione. Ho provveduto ad aggiungere altro codice in debian-cd per l'utilizzo delle nuove funzionalità rese disponibili da xorriso e per le ultime due settimane tutte le immagini ISO per i386, amd64 e i386-amd64 multi-arch CDs e DVDs sono state costruite come hybrid.

È stata una vera gioia collaborare con Thomas e George ... sono entusiasti, di gran supporto e molto amichevoli. Grazie ragazzi!

Cosa significa tutto ciò per l'utente finale ?

Invece di dover preparare in maniera specifica le proprie penne USB per gli installer, ora basta semplicemente utilizzare il comando dd per copiare il contenuto dell'immagine ISO direttamente sul pen-drive, ad esempio:

# dd if=debian-testing-i386-netinst.iso of=/dev/sdX

La pennina USB ora dovrebbe poter eseguire il boot correttamente, mostrando all'utente esattamente le stesse schermate che si avrebbero se avessimo masterizzato un normale CD.
È ragionevole pensare che da ora in poi useremo questo codice per tutte le prossime nuove release, comprendendo così anche le d-i beta e le varie RC sino ad arrivare alla stessa Squeeze quando saremo pronti al suo rilascio. NON ho intenzione di eseguire il backport di questo nuovo codice nel ramo Lenny dei debian-cd per via del tanto lavoro necessario e, sopratutto, del desiderio di non introdurre elementi di destabilizzazione nella release.

Cosa ci aspetta in futuro?

Allo stato attuale c'è bisogno di una pulizia del codice inserito per la manutenzione; sto valutanto di spostare le libjte all'interno del mio pacchetto jigit, visto che mi pare una locazione ragionevole. Stimo che ciò avverrà dopo il rilascio di Squeeze release, comunque.

Dobbiamo anche portare a termine il supporto al boot per le altre architetture in xorriso; tempo fa ho cominciato ad inserire il codice necessario in mkisofs/genisoimage e abbiamo cominciato la sua transizione in xorriso.

Thomas e George stanno lavorando duro per darmi un codice di stima della dimensione (delle immagini, NdT) più veloce ed accurata, molto utile per una velocizzazione delle elaborazioni eseguite da debian-cd.

Concludendo: mi piacerebbe aggiungere il codice necessario in xorriso per creare quelle insidiose immagini hybrid HFS necessarie per poter eseguire il boot su hardware Mac. Il codice che si occupa di questa funzionalità presente in cdrkit è, probabilmente, il peggiore con cui mi sia mai misurato e mi piacerebbe levarmelo di torno in fretta. Se solo Apple non avesse costruito la sua piattaforma proprietaria attorno a questo accrocchio e avesse invece utilizzato uno standard aperto !!!!
Sad

Una volta che avremo apportato tutto questi bit in xorriso sarà possibile portare la produzione di tutti le immagini dei supporti ottici da genisoimage a xorriso. Siamo veramente vicini a cancellare le ultime vestigia dello Schily-ware dagli archivi Debian...

Citazione:

Libera traduzione da: http://blog.einval.com/2011/01/07#isohybrid_CDs

Steve's blog, The Words of the Sledge
steve@einval.com

Venerdì, 07 Gennaio 2011
Isohybrid CD ora in produzione