Mentre gli attivisti americani festeggiano il fallimento (più precisamente il rinvio a data futura) di PIPA e SOPA e quelli francesi la revoca di HADOPI, in Italia andiamo controtendenza.
È quanto denuncia Di Corinto sull'Espresso e sul suo blog analizzando la bozza del nuovo regolamento dell'Agcom che assomiglia molto, nello stile e nei contenuti, ai modelli d'oltre oceano. Non a caso, un precedente articolo dello stesso autore sul medesimo argomento è apparso su Repubblica con il titolo "Giro di vite all'americana".
È accettabile che il garante delle comunicazioni si arroghi poteri che ragionevolmente competerebbero solo alla magistratura?
Come al solito, speriamo che prevalga il buonsenso.
Commenti
Inviato da mcortese il Lun, 13/01/2014 - 16:24.
Re: Nuovo regolamento Agcom
Troppo tardi. Il regolamento è entrato in vigore (senza nemmeno una discussione in Parlamento) il 12 dicembre scorso.
Inviato da mcortese il Lun, 12/05/2014 - 14:58.
Re: Nuovo regolamento Agcom
Le mie pessimistiche previsioni sugli effetti nefasti del nuovo regolamento dell'Agcom si sono, ahimè, rivelate corrette.
Ecco i primi danni: interi siti oscurati per la presenza di qualche contenuto che viola il copyright.
Ed ecco anche la prima beffa: la vittima del provvedimento è un sito dello Stato!