Guida alla configurazione di Grub

Mar, 28/09/2004 - 00:51

Guida alla configurazione di Grub

Inviato da Antonio 10 commenti
Indice
  1. Perché Grub
  2. Installazione di Grub
  3. Far partire il sitema principale (Linux)
  4. Far partire un secondo sitema (Linux)
  5. Configurare il Menù di grub
  6. Avviare altri sistemi operativi
  7. Installare Grub su floppy
  8. Usare update-grub
  9. Impostare una password
  10. Riconoscimento modalità video
  11. Usare una splashimage
  12. Note finali


Perché Grub

La ragione per cui consiglio anche ai newbie Grub è la caratteristica, unica, di poter scrivere a mano le linee per fare partire un kernel (o modificare quelle esistenti), il tutto con l'autocompletamento. Non so se mi sono spiegato, al boot appare la schermata di grub, e premendo 'e' si entra in modalità editing che permette di modificare delle voci esistenti (se non funzionano o si vogliono sperimentare nuovi parametri) oppure di inserire i comandi per fare partire un nuovo kernel. Grub può leggere le varie partizioni e visualizzare i file, e grazie all'autocompletamento si è sicuri che non si sbaglia il percorso o i nomi dei files. Penso che questo sia il metodo più veloce per fare molte prove, e per trovare i parametri ottimali: al posto di fare partire il sitema, modificare lilo.conf, dare lilo e riavviare, basta scrivere le modifiche dall'interfaccia di grub e se c'è un errore ed il kernel non si carica basta resettare il sistema e provare di nuovo. Trovati i parametri giusti si salvano in /boot/grub/menu.lst e non ci sarà più bisogno d'inserili a mano.


Installazione di Grub

Per usare grub è necessario installarlo nel MBR (in realtà è anche possibile installarlo solo in un floppy) con il seguente comando:

# grub-install --root-directory=/boot /dev/hda

ma attenzione: ogni altro boot loader verrà eliminato. Non è necessario avere tanti boot loader anche se si installano tante distro, ne basta uno che le fa partire tutte. Il "primo pezzo di grub" (detto stage1) risiede nel MBR, il "secondo pezzo di grub" (stage2) ed i file di configurazione risiedono nella partizione di root di grub che è /boot in questo caso (da non confondere con la partizione di root del sistema /). Il menu iniziale del grub è configurato nel file /boot/grub/menu.lst, basta modificarlo ed all'avvio grub leggerà la nuova configurazione.


Far partire il sitema principale

Chiameremo sitema principale il sistema sotto il quale avete installato grub. Vediamo i comandi necessari per fare partire un kernel, questi possono essere inseriti interattivamente all'avvio di grub. Successivamente vedremo come inserirli in /boot/grub/menu.lst per creare una voce nel menu di grub.

Innanzi tutto dobbiamo dire a grub qual'è la sua partizione di root, che è /boot (ci siamo?). Ma in che partizione è /boot? E' la partizione montata in /boot quando avete dato grub-install. Controllate l'/etc/fstab per vedere qual'è. Se fosse /dev/hda3, dovremmo scrivere al prompt di grub:

root (hd0,2)

fate attenzione che le partizioni grub le numera partendo da 0 quindi il numero della partizione è 1 in meno rispetto al numero che ha sotto linux.

Ricordate che con la tastiera italiana, all'avvio, le parentesi si fanno con shift+0 e shift+' mentre lo slash con - ed il segno di uguale con ì.

Se fosse /dev/hda1 dovremmo dare: root (hd0,0), chiaro?

Ora carichiamo il kernel. Poniamo che il file sia /boot/vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel. Supponiamo che la partizione di root del kernel (cioè proprio la root del sistema) sia /dev/hda4, scriveremo nel prompt di grub come secondo comando:

kernel /vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel root=/dev/hda4 ro vga=791

vedete? Partendo dalla root di grub, che è /boot sotto linux, il file del kernel è semplicemente in /. In ogni caso è quì che l'autocompletamento (premendo TAB, lo sapete no?) gioca il suo ruolo migliore, e permette di scegliere il file corretto.

A questo punto basta dare il comando boot per fare partire (si spera) il sistema.


Far partire un secondo sitema

Se avete il kernel di una seconda distro sempre nella partizione di boot /dev/hda3 basta cambiare il nome del file del kernel e l'optione root=/dev/hda4 per indicare la corretta partizione di root della seconda distro. Se invece il file del kernel della seconda distro risiede in un'altra partizione che non sia la boot della prima distro (potrebbe essere una seconda partizione di boot creata dalla seconda distro o direttamente la partizione di root della seconda distro), basta indicare il percorso completo a grub. Supponiamo che la partizione contenete l'altro kernel sia /dev/hda7 e che questa sia la root della seconda distro, per caricare il kernel scriveremo:

kernel (hd0,6)/boot/vmlinuz-2.6.6-altra-distro root=/dev/hda7 ro vga=791

ovviamente avvelendoci il più possibile dell'autocompletamento per facilitare le cose. Notate come in questo caso abbiamo inserito /boot perchè un c'è una partizione di boot ma essa è una sotto-directory di root ovvero (hd0,6) (/dev/hda7 in gergo linux).

Se avete un kernel che usa l'initrd (di solito tutti i kernel ufficiali delle distro, ma io sconsiglio di usare l'initrd se invece vi ricompilate il kernel) prima di dare il comando boot dovrete caricare anche l'immagine del ramdisk. Ovvero scrivere (dopo aver caricato il kernel) il seguente comando nel prompt di grub:

initrd /initrd.img-2.6.6-s26-mio-kernel

oppure

initrd (hd0,6)/initrd.img-2.6.6-altra-distro

a seconda di dove si trova l'immagine (si trova sempre nella stessa partizione/directory del suo kernel).

Attenzione: Un kernel partirà solo con la sua immagine initrd, se provate ad usare immagini intrd di altri kernel il sistema non partirà dando un Kernel Panic. Analogamente se cercate di fare partire un kernel che necessita di initrd, senza initrd il sistema andrà ancora in Kernel Panic.


Configurare il Menù di grub

Il menu di grub si imposta tramite il file /boot/grub/menu.lst. L'intestazione di questo file può contenere molti comandi, ma noi vedremo solo un esempio semplicissimo ma pienamente sufficiente ai nostri scopi:

default 0
timeout 5
color light-gray/blue yellow/blue

Inserendo queste righe all'inizio del menu.lst diremo a grub che all'avvio dovrà attendere 5 secondi (timeout) e dopo di che scegliere il primo kernel dell'elenco (il numero 0, ricordate che Grub inizia a contare da zero?). Il menù sarà presentato con i colori indicati, secondo il seguente schema: caretteri/sfondo rispettivamente per il testo normale e per il testo evidenziato.

Adesso, inseriamo i blocchi per i vari kernel. Come visto per fare partire un kernel servono tre comandi: root, kernel, boot (oppure nel caso ci sia l'initrd root, kernel, initrd, boot). Nel menu.lst bisogna inserire in più soltanto un primo comando (title) che specifica il nome che apparira all'avvio per quel kernel nel menù del grub. In pratica, usando gli esempi precedenti dei due kernel, dovremmo avere un menu.lst del genere:

default 0
timeout 5
color light-gray/blue yellow/blue

title Prima Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
root (hd0,2)
kernel /vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel root=/dev/hda4 ro vga=791
boot

title Seconda Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
root (hd0,2)
kernel (hd0,6)/boot/vmlinuz-2.6.6-altra-distro root=/dev/hda7 ro vga=791
boot

Seguendo questo schema portrete aggiungere quanti kernel volete, ma ricordate che potrete provare prima i comandi interattivamente dal prompt di grub.

Nel caso i kernel abbiano bisogno dell'initrd il menu.lst dovrebbe seplicemente contere in comando in più per ogni kernel:

default 0
timeout 5
color light-gray/blue yellow/blue

title Prima Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
root (hd0,2)
kernel /vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel root=/dev/hda4 ro vga=791
initrd /initrd.img-2.6.6-s26-mio-kernel
boot

title Seconda Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
root (hd0,2)
kernel (hd0,6)/boot/vmlinuz-2.6.6-altra-distro root=/dev/hda7 ro vga=791
initrd (hd0,6)/initrd.img-2.6.6-altra-distro
boot

Ovviamente, il blocco di un kernel potrebbe contere il comando initrd ed il blocco di un altro no, a seconda che il kernel in oggetto lo richieda o meno.

A questo punto, se avete appreso i concetti di base dovreste essere in grado di configurare il menu di grub per qualsiasi esigenza. Per i più intraprendenti aggiungo un ultima chicca. Se nel blocco di ogni kernel inserite, prima del comando boot, il comando savedefault e modificate il comando default 0 in default save, all'avvio il grub (dopo il timeout) sceglierà il kernel che avete scelto nel precedente avvio (vedi nota).


Avviare altri sistemi operativi

Windows, BeOS, OpenBSD
Alcuni sistemi operativi sono suscettibili all'avvio tramite bootloader, questo perchè hanno bisogno che la partizione da cui partono sia "resa attiva" (e in molti casi questa deve essere anche una partizione primaria); oltretutto questi sistemi operativi non possono essere avviati leggendo "il kernel" attraverso, questo perchè l'avvio del kernel, a quel punto è compito della routine di avvio di quel sistema operativo e non di GRUB (come accade, invece, con linux). Tra questi sistemi operativi quelli che devono essere avviati in questo modo sono fondamentalmente tre: Windows, BeOS e OpenBSD. Il più versatile, anche per quanto riguarda l'installazione in partizione non primaria, è sicuramente BeOS. Per avviare uno di questi sistemi operativi basta scrivere (prendiamo come esempio Windows, assumendo che sia sulla prima partizione di un secondo disco):

title Windows
rootnoverify (hd1,0)
makeactive
chainloader +1
boot

Il primo comando (rootnoverify) dice sostanzialmente qual è la partizione di windows (nel nostro caso la prima partizione del secondo disco è hd1,0, corrispondente, in Linux, a /dev/hdb1), il secondo comando, invece rende la partizione attiva (condizione essenziale per Windows), il terzo comando istruisce, sostanzialmente, sul fatto di leggere la prima traccia di tale partizione, e l'ultimo comando fa si che il sistema parta, eseguendo in ordine tutte le scelte precedenti.

FreeBSD
Uno dei motivi per cui GRUB ha una nomenclatura tutta particolare dei dischi è dovuto al fatto che il programma è stato pensato per avviare anche kernel non-linux, uno su tutti, quello di FreeBSD. FreeBSD ha, infatti, un sistema di organizzazione delle directory abbastanza particolare. Nell'esempio assumiamo che FreeBSD sia installato nella seconda partizione del secondo disco:

title FreeBSD
root (hd1,1,a)
kernel /boot/loader

Per approfondire il sistema di partizionamento di FreeBSD consultare la BSD-FAQ-it.


Installare Grub su floppy

Installare GRUB su un floppy vi permetterà di fare partire qualsiasi sitema anche con MBR corrotto. Per installare grub su di un floppy basterà eseguire i seguenti comandi:

# cd /lib/grub/i386-pc
# dd if=stage1 of=/dev/fd0 bs=512 count=1
1+0 records in
1+0 records out
# dd if=stage2 of=/dev/fd0 bs=512 seek=1
153+1 records in
153+1 records out
#

Su una distro non debian i percorsi potrebbero essere leggermente diferenti.


Usare update-grub

Quando installate un nuovo kernel (binario o ricompilato che sia) contenuto in un pacchetto debian, verrà eseguito lo script update-grub che cercherà nuovi kernel in /boot e li inserirà in menu.lst. Questo script può anche essere eseguito a mano se si ricompila un kernel senza creare un pacchetto debian o se vuole ripristinare velocemente il menu.lst.

Le voci per i vari kernel inserite da update-grub sono racchiuse tra la linea:

### BEGIN AUTOMAGIC KERNELS LIST

e la linea:

### END DEBIAN AUTOMAGIC KERNELS LIST

al di fuori di questo blocco potrete inserire tutte le vostre configurazioni che non volete siano modificate da update-grub (ad. kernel fissi, o qualsiasi altro comando grub).

Nel blocco "automagico" non vengono inseriti solo le voci dei vari kernel ma anche dei commenti che servono a personalizzare il comportamento di update-grub. Basterà modificare i commenti che cominciano con un solo # (quelli che cominciano con ## vengono ignorati anche da update-grub). Se ad esempio vogliamo che ogni nuovo kernel sia inserito solo una volta (senza la seconda voce recovery) e che venga sempre usato il framebuffer basta modificare le apposite righe di menu.lst nel seguente modo:

# kopt=root=/dev/hda9 ro vga=791
... ... ...
# alternative=false

ovviamente quella partizione (/dev/hda9) deve essere la root dei kernel che si vuole inserire automagicamente. Notare che non si deve decommentare la linea altrimenti update-grub lo ignorerà e verrà considerato un comando grub.


Impostare una password

Impostare una password in GRUB non è operazione semplicissima, tuttavia una volta imparato il metodo risulterà abbastanza semplice. Prima di procedere con la spiegazione di come si utilizza la password all'interno del file menu.lst (che, lo ricordiamo, si trova in /boot/grub), conviene spiegare in dettaglio il codice da utilizzare.
Per impostare una password, infatti, è sufficiente scrivere:

password vostrapassword

Tuttavia una password di questo tipo ha il difetto di essere visibile in chiaro (anche all'avvio stesso di GRUB), ed è quindi poco utile; fortunatamente GRUB pensa a voi e vi permette di impostare una password criptata con l'algoritmo MD5. Per fare ciò dovete, prima di tutto ottenere la password codificata in tale modo; niente di più semplice, avviate dalla shell il comando grub-md5-crypt, inserite due volte la password (una è di conferma) e copiate il risultato ottenuto. Per utilizzare la password dovrete utilizzare il seguente codice, leggermente differente dal precedente:

password --md5 vostrapasswordmd5

Adesso bisogna spiegare come utilizzare la parola chiave password; esistono due modi, uno è quello di metterla dopo i codici iniziali, prima della lista dei vari sistemi operativi, l'altro è di mettere l'attributo anche per ogni sistema operativo avviato, dopo la riga title. Mentre la seconda password ha effetto solamente sul sistemi operativo in cui è inserito, la prima ha un effetto più generale, e blocca l'accesso solo per quei sistemi operativi che contengono la parola chiave lock dopo la riga title. Un esempio riassuntivo chiarirà l'uso delle password e di tutte le opzioni viste finora:

default 0
timeout 5
splashimage=(hd0,2)/grub/splash.xpm.gz
password --md5 vostrapasswordmd5#1

title Prima Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
lock
root (hd0,2)
kernel /vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel root=/dev/hda4 ro vga=791
initrd /initrd.img-2.6.6-s26-mio-kernel
savedefault
password --md5 vostrapasswordmd5#2
boot

title Seconda Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
lock
root (hd0,2)
kernel (hd0,6)/boot/vmlinuz-2.6.6-altra-distro root=/dev/hda7 ro vga=791
initrd (hd0,6)/initrd.img-2.6.6-altra-distro
savedefault
password --md5 vostrapasswordmd5#3
boot

title Windows
lock
rootnoverify (hd1,0)
makeactive
chainloader +1
savedefault
password --md5 vostrapasswordmd5#4
boot

title FreeBSD
lock
root (hd1,2,a)
kernel /boot/loader
savedefault
password --md5 vostrapasswordmd5#5
boot


Riconoscimento modalità video

Una funzionalità forse poco nota, ma utile in certi casi è la capacità di grub di riconoscere al volo le modalità supportate in frame buffer dalla scheda video tramite il comando vbeprobe. E' anche possibile testare una modalità video tramite il comando testvbe: GRUB mostrerà delle sfumature orizzontali multicolori che scorrono, alla risoluzione del modo scelto. Scelto un modo (ad esempio 0x103), si potrà fare partire il sistema in quella modalità aggiungendo il parametro vga=numero alla linea del kernel, dove numero è il numero del modo più 200 esadecimale (indicato con 0x200). Questa operazione è molto semplice: basta aggiungere 2 alla prima cifra del modo, ad esempio se vogliamo il modo 0x103 dovremo passare al kernel vga=0x303. Si può anche inserire la modalità video in decimale convertendo con una calcolatrice scientifica il numero passato al kernel: nell'esempio è equivalente scrivere vga=0x303 o vga=771.

Ricordo che per usare il frame buffer deve essere abilitato il supporto nel kernel. Tutti i kernel binari delle distribuzioni hanno questo supporto attivato, ma se vi ricompilate un vostro kernel dovrete ricordarvi di attivare il supporto frame buffer.


Usare una splashimage

Con GRUB è possibile utilizzare un'immagine di sfondo per l'avvio del PC. Questa immagine deve essere a 640x480 pixel, con una profondità di soli 14 colori, in formato XPM (un formato immagine che è possibile modificare come un semplice testo) e deve essere compressa in formato gzip.
I modi con cui, partendo da un'immagine in png o jpeg, è possibile ottenere un'immagine con tali requisiti, sono fondamentalmente due. Si può decidere di utilizzare GIMP; aprendo l'immagine di partenza, questa deve essere ridimensionata a 640x480 ed i colori devono essere impostati (premendo ALT+I) a 14, quindi si deve provvedere a salvarla direttamente in /boot/grub con l'estensione .xpm.gz (generalmente splash.xpm.gz).
Oppure si può decidere di utilizzare i seguenti comandi dalla shell:

$ su
- inserire la password di root -
# convert - geometry 640x480 -colors 14 wall.jpg splash.xpm
# gzip splash.xpm
# cp splash.xpm.gz /boot/grub

Volendo è possibile cercare su internet splashimage già pronti, uno dei più forniti è fabrizio.ciacchi.it/guide.php?pagina=grub.
Per utilizzare lo splashimage appena creato è necessario aprire il file menu.lst ed inserire, dopo timeout:

splashimage=(hd0,0)/boot/grub/splash.xpm.gz


Note finali

Per ulteriori approfondimenti rimando alla documentazione ufficiale di Grub. Nei sistemi Debian si trova nel pacchetto grub-doc e si consulta con il comando info grub (ricordate che in queste pagine basta premere 'u' per salire di un livello).

Nota #1
L'opzione savedefault all'interno della configurazione di un sistema operativo, fa in modo che, se selezionato, quello sia il prossimo sistema operativo di default all'avvio. Ciò viene ignorato se all'inizio del file menu.lst è stata messa la voce default=x, dove x identifica il numero del sistema operativo di default (partendo da 0 anzichè da 1).

Nota #2
In alcuni sistemi, ad esempio Redhat o Fedora, il file menu.lst potrebbe chiamarsi grub.conf. Quindi, prima di operare sulle impostazioni di GRUB, verificare il nome esatto del file utilizzato. Se anche il sistema utilizzasse tale file, la guida rimane valida, basta tenerne presente il diverso nome.
Esistono altre opzioni aggiuntive di GRUB (e sono molte); appena possibile ne parleremo, tuttavia se qualcuno volesse fare delle aggiunte, è pregato di contattare Antonio - debian@fastwebnet.it, oppure Fabrizio - fabrizio@ciacchi.it.





Commenti

Ritratto di virusbye
#1

Inviato da virusbye il Mar, 28/09/2004 - 01:03.

Davvero ottima guida

Ottima guida, cmq ci sono ancora aspetti di cui si potrebbe parlare:

- il bootsplash
- le password
- i boot di altri sistemi (es. bsd o win)
- usare una part. apposita per /boot

se vuoi posso darti una mano! contattami a fabrizio@ciacchi.it!

Debian Linux - kernel 2.6.8 - Gnome 2.8



Ritratto di Antonio
#2

Inviato da Antonio il Mar, 28/09/2004 - 15:48.

Re: Davvero ottima guida

Certamente, anche se il bootsplash lo lascerei per ultimo (dovrebbe essere solo la ciliegina sulla torta non credi?).

Per le password ed il boot di altri sistemi se me li mandi li inserisco come paragrafi aggiuntivi con il tuo nome Smile

Per l'utimo punto, si dovrebbe già capire come configurare grub per usare una sola partizione di boot, non è chiaro?

Pensavo di inserire invece delle note sul partizionamento consigliato per un sistema multi-boot.

Per il resto, fatevi avanti, ogni critica è ben accetta.



Ritratto di virusbye
#3

Inviato da virusbye il Sab, 09/10/2004 - 12:54.

Re: Davvero ottima guida

Ciao Antonio,
ti ho mandato delle aggiunte. Mi fai sapere qualcosa? Laughing
fabrizio@ciacchi.it

Debian Linux - kernel 2.6.8 - Gnome 2.8



Ritratto di Antonio
#4

Inviato da Antonio il Lun, 11/10/2004 - 10:23.

Re: Davvero ottima guida

In vero stile opensource Fabrizio (aka virusbye) ha contribuito con degli interessanti paragrafi. Complimenti!

I paragrafi scritti da Fabrizio sono:
- Avviare altri sistemi operativi
- Impostare una password
- Usare una splashimage
- Note

Le splash image già pronte sono una manna, non le avrei mai usate altrimenti, per prigrizia. :-P . Consigio a tutti di darci un'occhiata.



Ritratto di agosgera
#5

Inviato da agosgera il Lun, 17/01/2005 - 20:55.

Re: Davvero ottima guida

Credo che la guida sia ottima, ma per essere più completo, ci vorrebbe pure una spiegazione come installare il Grub nella partizione di boot. “Mi ritrovo un sistema con un boot loader GAG. Risiede nel MBR (ottimo per far partire SO) ”.

8-)



Ritratto di Val3r10
#6

Inviato da Val3r10 il Gio, 19/05/2005 - 10:08.

Re: Davvero ottima guida

Grazie!
Mi accodo perché anch'io l'ho trovata molto utile.

Una estensione: poiché il mio bios è un po' rognoso quanto a cambio device di boot, vorrei provare ad aggiungere una voce per l'avvio da CD-Rom oppure addirittura da token USB/ZIP.
E' sufficiente specificare l'identificativo
rootnoverify ( .... ) con l'opportuno device ?
Come punto CDrom o porta USB ?

Grazie mille ! 8-)



Ritratto di systrade
#7

Inviato da systrade il Sab, 20/05/2006 - 12:59.

Re: Davvero ottima guida

Complimenti per la guida.
Trovata al volo con google.



Ritratto di mesfet
#8

Inviato da mesfet il Mar, 25/01/2005 - 18:53.

Grub + partizioni raid software (MD):come?

Grazie alla guida sto guardando a grub con un altro occhio: finora ho sempre pensato che fosse meglio continuare ad usare lilo.
Pero' mi chiedo come si faccia con grub a dirgli di installarsi sia su hda che hdc (ad esempio) ed inoltre come fare a dirgli che il kernel si trova su /dev/md0 nel caso in cui si utilizzi il raid software o /dev/ataraid/disc0/part1 nel caso in cui si utilizzi l'ataraid.
Quindi, con grub si possono gestire facilmente i kernel nelle partizioni raid? Se si, come?
Ciao e grazie. Paolo iw3grx@ir3ip.net



Ritratto di deglans
#9

Inviato da deglans il Gio, 17/03/2005 - 12:14.

Aggiuntina bootsplash

Ciao, ottima guida!!!

Se vi trovate con un rettangolo nero che vi copre l'immagine di bootsplash all'interno del quale ci sono i vari SO, potete farlo diventare trasparente commentando la riga color.

ciao deglans
Big Grin :-D Big Grin

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